Opere di James Salter

James Salter, nato James Horowitz (New York City, 10 giugno 1925 – Sag Harbor, 19 giugno 2015), è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense. Dopo aver studiato all’Accademia Militare degli Stati Uniti, a West Point, nel 1945 entrò nell’Air Force, dove prestò servizio per dodici anni tra il Pacifico, l’Europa, gli Stati Uniti d’America e la Corea. Nel 1956 pubblicò con lo pseudonimo di James Salter il suo primo romanzo, The Hunters (Per la gloria), basato sulla sua esperienza nella Guerra di Corea, da cui fu poi tratto un film diretto da Dick Powell. In seguito si dedicò interamente alla scrittura.
In Italia le traduzioni di Katia Bagnoli sono pubblicate da Guanda.


Un maestro del grande racconto americano. – The Times

James Salter è capace di evocare con una singola frase l’intera storia di un individuo, il gioco complesso di desiderio e paura, di speranza e bisogno, da cui scaturisce il presente. – The New York Times

Dalle quarte di copertina:

Tutto quel che è la vita, Guanda, 2014

Nel 1944, alla vigilia di uno degli scontri navali decisivi per la risoluzione del secondo conflitto mondiale, Philip Bowman è un sottotenente della Marina militare americana di stanza nel Pacifico. È l’esordio avventuroso di una vicenda umana che si dipana per quarant’anni, in una sorprendente ricchezza di scenari, incontri ed esperienze. Dal Giappone a New York, dove Bowman diventa editor in una piccola casa editrice; alla Virginia delle grandi proprietà terriere e delle vecchie tradizioni; a Londra, cuore pulsante di una «geografia editoriale» fatta di contatti e affinità personali; alla Spagna, teatro di una esaltante passione amorosa. A scandire il racconto, una galleria di ritratti femminili cui corrispondono altrettanti modi di intendere e vivere l’amore. Sullo sfondo il tributo ai libri, perché, forse, solo la scrittura è in grado di salvare quel che conta nella vita.

Una perfetta felicità, Guanda, 2015

In una grande casa vittoriana sulle rive dell’Hudson, Viri e Nedra conducono un’esistenza che sfiora la perfezione: due figlie, una cerchia di amici interessanti, cene raffinate, buona musica, giornate passate a prendere il sole. Tutto, all’interno di quel microcosmo, è studiato nei minimi particolari, eppure più fragile di quanto appaia, inadeguato a reggere l’urto degli anni, della noia, delle ambizioni frustrate. Sulla superficie di un matrimonio felice si aprono crepe sottili: un’altra vita, segreta, preme per venire allo scoperto, e per ciascuno la posta in gioco è la conquista di sé.

Per la gloria, Guanda, 2016

Il capitano Cleve Connell, pilota di caccia distintosi nella Seconda guerra mondiale, viene mandato in Corea a contrastare i MiG russi al confine con la Cina. Come tutti i colleghi di stanza nella base di Kimpo, Cleve ha a disposizione cento missioni per realizzare il sogno di abbattere cinque aerei nemici e diventare un eroe, con cinque stelle rosse sul fianco della carlinga. Il prezzo della gloria, non di rado, è la morte, che può sopraggiungere repentina, a migliaia di piedi d’altezza, cogliendo il pilota a tradimento nella solitudine quasi sovrumana della propria cabina. Le cose, però, non vanno come Cleve aveva sperato: la fortuna premia il pilota più spregiudicato e arrogante, che abbatte inesorabile un MiG dopo l’altro, mentre Cleve sembra trovarsi costantemente nel posto sbagliato al momento sbagliato, ed è sempre più disilluso e inquieto. Neanche l’amore potrà sottrarlo alla sua sorte, beffarda eppure non meno eroica di quanto aveva sognato.

L’ultima notte, Guanda, 2017

Matrimoni in crisi, relazioni difficili, emozioni che travolgono e distruggono, l’amore e la seduzione in tutti i loro aspetti come filo conduttore di storie folgoranti, piccoli capolavori di trama e di scrittura. C’è un uomo a cui la moglie chiede di rinunciare a una passione inconfessata e inconfessabile, una serata divertente tra amiche che sotto la superficie nascondono segreti dolorosi, un professionista di successo che dopo tanti anni riceve una telefonata dalla donna che non ha mai dimenticato e si scopre vittima di un sentimento ambiguo… E, acuto e spiazzante, il racconto che dà il titolo alla raccolta, in cui una moglie chiede a suo marito un estremo gesto d’amore, ma in quella che dovrebbe essere per lei l’ultima notte, non tutto va come dovrebbe.

L’arte di narrare, Guanda, 2017

Con la sua capacità di raccontare in una prosa limpida e precisa temi universali come la giovinezza, la guerra, l’erotismo, l’amicizia, James Salter ha conquistato un posto nel canone della letteratura americana, ricevendo sia l’ammirazione incondizionata dei colleghi scrittori, sia il plauso dei lettori. In questo libro ci consegna con voce intima e diretta il suo inesauribile incanto per autori quali Balzac, Flaubert, Babel’, Dreiser, Céline, Faulkner, offrendoci l’occasione di vedere come un grande romanziere legge i romanzi altrui. Ma ci svela anche i modi in cui la biografia di un autore può entrare nella sua narrativa e le tecniche utilizzabili per far fronte alla complessità della costruzione di una trama. Con schiettezza, poi, Salter non tralascia gli aspetti più prosaici e meno piacevoli della vita di uno scrittore: le lettere di rifiuto delle case editrici, le recensioni negative, le mattine e le notti trascorse a scrivere e i lunghi pomeriggi a preoccuparsi per la cronica mancanza di denaro…
Un piccolo libro prezioso per conoscere un maestro che ha saputo creare uno stile allo scopo di catturare l’esperienza: perché «soltanto le cose preservate dalla scrittura hanno qualche possibilità di essere reali».

Qualsiasi aspirante scrittore dovrebbe leggere questo libro.
– George Saunders

La solitudine del cielo, Guanda, 2017

Germania, anni Cinquanta. In una base militare americana un gruppo di piloti di aerei da caccia insegue il proprio sogno di gloria, fra atterraggi di fortuna, scommesse azzardate e audaci prove di coraggio. Accumulare ore di volo, totalizzare il miglior punteggio nelle esercitazioni di tiro, guadagnarsi il rispetto e l’ammirazione dei compagni o una promozione attesa da tempo, sfidare gli elementi: per la squadriglia del maggiore Dunning, un burbero uomo del Sud con uno spiccato debole per le gerarchie, non sembra esserci altro scopo, e le giornate scorrono in una sorta di ascetica segregazione dal mondo, che neanche le trasferte in Nordafrica o qualche scorribanda serale riescono a scalfire. C’è chi ha carisma e uno sfacciato talento naturale, chi fatica a emergere, chi è sorretto, nonostante tutto, da una fiducia incrollabile nelle proprie capacità, e chi ha addosso «il marchio della morte». Perché il destino è implacabile, indifferente ai meriti dei singoli, spesso, anzi, crudele proprio con i migliori…
Un omaggio dolente e appassionato al fascino di un’epoca e di un mondo particolarmente cari a James Salter, ma anche una folgorante celebrazione della vita in tutta la sua fragilità.

Bruciare i giorni, Guanda, 2018

Un libro che è «in una certa misura, la storia di una vita»; i capitoli come finestre di una grande casa, che regalano al lettore scorci folgoranti dei suoi abitanti, dei visitatori occasionali, di luci e atmosfere, senza tradirne l’ultimo e più intimo segreto.In Bruciare i giorni l’eccezionalità dell’esistenza di James Salter – cadetto di West Point, ufficiale dell’aeronautica militare,pilota di caccia, sceneggiatore – si fa romanzo e si dispiega in tutta la sua ricchezza,trasfigurata dalla potenza di una scrittura che illumina, scava, consuma quasi,esperienze, progetti, passioni. Vertiginosa è la varietà di scenari e paesaggi: New York, la Corea degli anni della guerra, Parigi vista con meraviglioso disincanto da espatriato, fino alla Roma di Pasolini e Laura Betti. E insieme agli amici e agli incontri che hanno ispirato i personaggi dei suoi libri, ci sono in queste pagine tutti i cieli e gli aeroplani, le feste, le mogli e le amanti.

“Dopo quarant’anni, annota le occasioni mancate, qualcosa che ancora gli brucia; e ricordando l’avidità con la quale scendeva lungo il fiume, in Corea, per l’ultimo controllo nella luce del crepuscolo, poi la terra che si inabissa nell’oscurità e l’improvviso bagliore degli spari che sembrano far tornare tutto a nuova vita, commenta: «Non era il dovere, ma il desiderio a spingerci avanti». Più tardi avrebbe costruito intrecci su tradimenti amorosi, passioni improvvise, fughe dalla città, menage suburbani, ma nulla accende le sue pagine come la baldanza giovanile delle prodezze dei voli, il riscatto dalla medietà offerto dalla cornice della guerra, i primi spaesamenti nelle capitali europee, tanto più mitizzabili in quanto inizialmente respingenti.”

Francesca Borrelli, “Il segreto per salvarsi dal tempo: scartare quel che è solo decente”, Alias, Il Manifesto, 2 settembre 2018
https://ilmanifesto.it/il-segreto-per-salvarsi-dal-tempo-scartare-quel-che-e-solo-decente

Crepuscolo e altre storie, Guanda, 2022

«Si sta avvicinando un’ora malinconica, l’ora in cui tutto finisce.»
Un pomeriggio al mare su una spiaggia di Barcellona, la vacanza in Italia di due giovani avvocati di belle speranze, una donna che attende la fine sul ciglio di una strada di campagna, meteore e vecchie glorie su un set cinematografico, uno scrittore e i suoi fantasmi… Undici racconti, quasi tutti al tempo stesso storie d’amore e squarci vividissimi e dolenti sulla vita, sulle persone che ci circondano con i loro insospettabili segreti, sugli abissi che si spalancano sotto la superficie levigata delle cose, tra veli di borotalco e forcine per capelli. Microcosmi evocati con sorprendente efficacia, grazie alla capacità di isolare con precisione chirurgica dettagli rivelatori, che prefigurano e sintetizzano destini, e di accostarli in un montaggio fulmineo e spiazzante. La sfida è fermare il tempo, sottrarre personaggi, atmosfere, luci e colori all’oblio, contrapporre al presagio della fine insito in ogni passione, legame, ambizione, qualcosa che duri. Un compito arduo eppure decisivo, quello che James Salter assegna alla scrittura, assolto in questi racconti con un talento cristallino, che incanta e commuove, e una fiducia incrollabile nel potere della parola.

Conferenza di James Salter alla Tulane University, New Orleans, 10 novembre 2010. Wikimedia Commons.